mercoledì 17 marzo 2010

Valentina Mingolo 268844

Prima Esercitazione

Gli incontri tenutisi il 3 e 10 marzo 2010 hanno visto la partecipazione di Michele Vianello e Gianluigi Cogo. Argomento principe di entrambe le discussioni è stata la descrizione delle possibilità che gravitano intorno alla più recente evoluzione di internet (World Wide Web) riassunta nella più attuale dicitura Web 2.0. Il primo ospite M. Vianello, direttore generale del VEGA (parco scientifico tecnologico alle porte di Venezia ) ha presentato le sue osservazioni concentrandosi su un tipo di approccio decisamente più locale, assegnando all’incontro il titolo di "Ve 2.0-cittadini e libertà di accesso alla rete" e mettendo in crisi i presenti ponendo immediatamente il quesito “Venezia è un luogo dove si può innovare?”. Difficile rispondervi, a mio avviso. Attraverso un attenta analisi del progetto Ve 2.0, opportunità gratuita concessa dall’amministrazione comunale che consiste nell’inserimento su tutto il territorio urbano della banda larga connessione wi-fi, Vianello si dimostra decisamente positivo. Viene ribadito ancora una volta quindi il concetto che dimostra come i benefici introdotti dalla connettività in movimento si rifacciano alla più estesa sfera d’azione del nuovo Web 2.0, differente dal suo predecessore per la possibilità di rendere il web una struttura a misura d’utente, un sistema versatile e sorprendentemente poliedrico, che rende l’interazione tra persona e persona (anche in situazioni di larghe distanze) decisamente funzionale, semplice, utile. La Cittadinanza Digitale, ulteriore argomento toccato dal referente, è quindi la definizione squisitamente pratica dei nuovi orizzonti che si prospettano al semplice cittadino. Essa non è altro che l’insieme di diritti e doveri che spingono il singolo ad entrare in rete e scambiarsi informazioni con la collettività. Ed è esattamente da questo aspetto della vita digitale che Gianluigi Cogo parte per illustrare le sue osservazioni sulla relazione che lega Pubblica Amministrazione e nuove tecnologie di rete. All’interno dell’esposizione di Cogo viene più volte citata una nuova forma di democrazia, la Democrazia Elettronica (o Digitale) chiamata con maggior proprietà E-Democracy , definita in breve come una forma di democrazia diretta che usa tecnologie d’informazione e tecnologie di comunicazione per processi politici e governativi. Detto ciò, è tuttavia fondamentale fare una precisazione. La partecipazione multimediale del cittadino alla vita politica delle cariche elette, implica una presenza costante degli elettori, non solo al momento del voto, ma anche e soprattutto durante il mandato degli eletti. Questo tipo di filosofia è già ben avviata ed inserita nei meccanismi politici della Gran Bretagna ma ancora un po’ distante dal pensiero italiano, incentrato maggiormente sul concetto di ‘ricevere’ servizi dalla rete, piuttosto che fornirli, e contribuire di conseguenza ad accrescere le potenzialità del web per la società. Attraverso l’ultimo dei due incontri, è stato possibile anche capire cosa è cambiato nell’uso della tecnologia, e non solamente come è cambiato. Le cause dell’evoluzione e dello sviluppo di internet elencate da G. Cogo sono tre: Infrastruttura (creazione di autostrade telematiche disponibili a tutti), Tecnologia (evoluzione tecnologica dei mezzi, semplicità implica largo uso) e Cultura (la cultura digitale è l’evoluzione della cultura storica, voglia di collettività, obiettivo è condividere l’informazione).
Concludendo, è possibile dire che entrambi gli interventi hanno avuto il potere di accrescere le conoscenze spesso e volentieri confuse e distorte in ambito multimediale, e, grazie all’ottimo approccio con i presenti attraverso esempi concreti e tangibili , credo sia possibile affermare che le parole degli ospiti abbiano avuto l’impatto desiderato, ovvero quello di farci riflettere sulle innumerevoli possibilità che la tecnologia moderna è in grado di offrire.