PRIMA ESERCITAZIONE
I due incontri con Michele Vianello e Gianluigi Cogo, che si sono tenuti nelle ore del professor Maurizio Galluzzo i giorni 3 e 10 marzo, mi hanno fatto capire quanto la connessione internet e la banda larga siano importanti per il mondo di lavoro, quanto influenzino i costumi sociali, la politica, l’economia e l’organizzazione di una città o di un’azienda, l’amministrazione pubblica e soprattutto quanto noi possiamo, grazie alla rete, controllare e migliorare i servizi che ci vengono offerti.
La rivoluzione del web è avvenuta in particolare quando si è passati dal cosiddetto web 1.0 al web 2.0. Nel contesto attuale,infatti, il web non è più solo monodirezionale, dal basso verso l’alto, non è più passivo ma è un web sociale attivo dove le persone non vanno più in rete per cercare qualcosa ma qualcuno con cui possono interagire, discutere e condividere idee e progetti, che non provengono più da una stretta cerchia di persone ma dalla folla. I fattori che hanno determinato questa svolta sono: la cultura, le infrastrutture che permettono di connettersi ovunque ci si trovi e la tecnologia che semplificandosi ha reso possibile a tutti tramite internet la condivisione di informazioni, immagini e filmati.
IL direttore di Vega Michele Vianello ci ha parlato dei vantaggi che una città dotata di banda larga può avere. Se, per esempio, si dotasse Venezia di una connessione internet veloce e wi-fi, che permetterebbe la connessione in qualsiasi luogo, non servirebbero più uffici e grandi spazi per lavorare perché i progetti e le idee si svilupperebbero non grazie al numero di persone ma grazie allo scambio di idee su piattaforme in rete.
Tra le piattaforme di dialogo più conosciute e frequentate troviamo: Facebook; Twitter; Linked in, piattaforma dove ognuno può lasciare il proprio curriculum lavorativo; Youtube, dove ognuno può pubblicare video; Flicker su cui si può condividere e commentare foto; Wikipedia, enciclopedia elettronica fatta e aggiornata dagli stessi utenti; Google, grande motore di ricerca, Tripadvisor, dove si può raccontare il proprio viaggio e dare dei giudizi sugli alberghi dove si è alloggiato e Ebay piattaforma su cui si può vendere e comprare oggetti. Vianello ci ha inoltre parlato di IRIS Beta, un servizio che permette ai cittadini veneziani di segnalare al comune un problema localizzandolo sulla mappa che è visibile a tutti i cittadini e all’amministrazione che dovrà risolvere il problema.
Gianluigi Cogo ci ha parlato di come la rete possa aiutare la democrazia. La democrazia elettronica è, infatti, una forma di democrazia diretta dove, come accade in Inghilterra, i cittadini partecipano alla politica non solo andando a votare ma anche continuando a partecipare alla politica durante la legislazione mettendo in rete le proprie proposte e critiche rendendosi così attive e partecipi. Un esempio italiano di questa nuova forma di democrazia dal basso si ha proprio a Venezia dove un gruppo di cittadini ( i “40 per Venezia”) si è riunito per fare qualcosa per la città discutendo di mobilità, cultura e sociale in rete e durante degli incontri aperti a tutti. Altro esempio italiano si ha a Palermo, dove i cittadini possono segnalare con prove fotografiche infrazioni del codice stradale. In America i parlamentari utilizzano twitter per comunicare agli elettori la propria attività e il presidente Obama con l’aiuto dei suoi collaboratori dialoga nel suo blog con la popolazione.
È da questi esempi che dobbiamo prendere spunto e imparare a utilizzare la rete in modo più consapevole e produttivo.