martedì 16 marzo 2010

Cecilia Fusco 269329

Iuav – Università di Venezia
Corso di Laurea in Architettura
A.A. 2009/10
Prof. Maurizio Galluzzo

Informatica e disegno digitale – Prima Esercitazione: relazione incontri con M.Vianello e G.Cogo


“Le previsioni del tempo continuano a dirci che il cielo sta per caderci in testa ma noi restiamo qui a cercare nuovi modi per comunicare”, così scrive l'ottimista S. Johnson in un articolo su Twitter e la crisi economica, pubblicato sul Time pochi mesi fa. Sono proprio i nuovi mezzi di comunicazione in rete, piattaforme o social networks, che oggi ci permettono di trovare nuove soluzioni non solo in campo economico, ma anche in quello politico e amministrativo, spesso rafforzando il nostro senso civico. Questi sono i temi fondamentali affrontati nelle lezioni tenute da M. Vianello, direttore del VEGA, Parco Scientifico Tecnologico di Venezia e G. Cogo, nella direzione del Sistema Informatico di Regione Veneto.
Il Web 2.0 è l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono un elevato livello di interazione sito-utente e si fonda sul principio della conoscenza collettiva: tutti possono diffondere il sapere e generare informazioni attraverso sistemi come Facebook, Linkedin, Wikipedia, Youtube, Myspace, Gmail ecc. E' la folla quindi che porta l'idea alla comunità stessa (crowd sourcing), cosa non possibile nelle prima generazione di web.
Questi cosiddetti “media sociali” favoriscono una partecipazione attiva o meglio la “democrazia digitale” (eDemocracy), democrazia diretta in cui vengono utilizzate le moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle consultazioni popolari. L'effetto principale è il rafforzamento del nostro senso civico: come cittadini, infatti, siamo tenuti a rivendicare diritti e allo stesso tempo abbiamo doveri verso la comunità, come quello di una partecipazione attiva. I fattori fondamentali per la crescita del web evoluto e sociale sono l'infrastruttura, ovvero strade telematiche disponibili a tutti, la tecnologia e la cultura digitale, che implica la voglia di condividere la conoscenza e la produzione collettiva di sapere.
Gli esempi di questa interazione tra gli utenti sono molteplici, in primis Iris Beta, una community in cui i cittadini veneziani possono fare delle segnalazioni riguardo problemi cittadini, i quali vengono inviati direttamente al Comune e risolti dall'amministrazione. Un sito usato invece per segnalare e rimediare alle cattive condizioni delle strade negli USA è ad esempio Fix my street. Come spiega Vianello, MyVEGA consente invece alle aziende del VEGA e ai dipendenti di dialogare tra loro e creare una grande community del lavoro; in Tripadvisor, invece i turisti possono postare recensioni e cercare informazioni su hotel e ristoranti. Ma ancora più importanti sono tutti quei blog e siti che permettono ai cittadini elettori di informarsi su come viene condotto il lavoro dei propri parlamentari, come ad esempio il sito inglese They work for you.
E' stato inoltre molto interessante l'intervento di M. Vianello a proposito del rapporto tra Venezia e l'innovazione. Quest'ultima riguarda due parametri: la green economy, ovvero l'economia basata sulla sostenibilità ambientale e la bit economy, incentrata sulla trasmissione delle idee mediante la rete, da parte delle aziende, eliminando la concezione della creazione di aziende come insediamento e occupazione di spazi. Nella città lagunare, che presenta problemi occupazione, l'innovazione in questi termini è possibile, ma è necessaria una rete Wi-Fi a banda larga, come nelle smart cities.
In conclusione, con un giusto approccio critico a questa tematica, oggi è possibile garantire un livello di civiltà superiore, la possibilità di accedere al sapere a tutti e quindi la creazione di un mondo sempre meno gerarchizzato ma sempre più strutturato orizzontalmente, senza ovviamente escludere un'idea di meritocrazia che dovrebbe essere imprescindibile. Inoltre il web ci offre la possibilità di confronto, di scegliere tra diverse fonti d'informazione e dialogo su avvenimenti di attualità, aspetto fondamentale in paesi non democratici come ad esempio l'Iran dove Twitter è sempre più popolare ma non solo, questi strumenti della democrazia partecipata, dei quali si usufruisce di più nei paesi anglosassoni, se sfruttati ancor di più, potrebbero essere una risorsa preziosa per migliorare il nostro paese .