giovedì 18 marzo 2010

Timoteo Zanovello 268940

INCONTRI CON MICHELE VIANELLO E GIANLUIGI COGO

Durante gli incontri si è parlato del mondo digitale, di come internet e i vari social network siano diventati parte integrante della nostra vita fornendo servizi utili alla società e al cittadino. E' stato spiegato come si sia passati al web 2.0 e della grande innovazione che esso comporta. Attraverso internet ora possiamo interagire con gli altri, diffondere noi stessi la conoscenza, commentare un post e addirittura crearlo, cosa impensabile per molti utenti con il vecchio sistema 1.0. Basta solamente pensare al fenomeno Facebook, per non parlare di Twitter, Linkedin, YouTube e Wikipedia, potentissimi mezzi di comunicazione e conoscenza che permettono di diffondere le notizie in breve tempo a una vastissima quantità di persone e che hanno letteralmente stravolto il modo di comunicare. La rete offre anche molti servizi ai cittadini, i quali possono essere più partecipi della vita politica del comune e dello stato in cui vivono. Sono servizi come ad esempio quello da poco nato in America conosciuto come "Fix My Street", che permette ai cittadini di segnalare in tempo reale un "guasto" all'interno del proprio comune di residenza, della propria città, che può essere un cassonetto rotto come una strada dissestata, semplicemente fotografandolo e, dopo aver geolocalizzato la foto, inviandola al comune di residenza via e-mail o mms.
Stanno nascendo moltissimi altri servizi simili, come ad esempio uno dedicato ai ciclisti per salvaguardare le piste ciclabili, ed altri ancora per dare un giudizio sull'operato degli organi politici, degli agenti di polizia ma anche degli insegnanti della scuola dei propri figli. Anche Venezia ora vanta un sistema di comunicazione via web che consente ai cittadini di conoscere, giudicare e commentare il lavoro del proprio comune. Questo "forum" è nato da pochi utenti spinti dalla voglia di avere la possibilità di esprimere un giudizio, un parere all'interno della propria città e che ora conta già moltissimi iscritti. Tutti questi servizi si basano sul web 2.0, sull'idea che lo stato offre un servizio al cittadino ma lui deve aiutare lo stato ad adempierlo.
Si è parlato inoltre del tema dell'innovazione, della green economy, che riguarda la riconversione dell'economia verso la sostenibilità industriale, e delle smart city, città che grazie alla rete sono riuscite ad affrontare in modo diverso il tema dei trasporti e della sostenibilità ambientale.
Michele Vianello racconta di come l'industria di oggi per poter avere successo non ha bisogno, come invece accadeva un tempo, di grandi spazi e di un gran numero di lavoratori. Oggi contano le idee, i bit, la quantità di informazioni, sono loro che fanno la differenza. Informazioni che girano il mondo via web, attraverso la rete. Ecco quindi che nasce la necessità di avere la "banda larga" ovunque, negli uffici ma anche nelle abitazioni private, mezzo che se assente ti impedisce, nel vero senso del termine, di lavorare.
Il web ha anche creato un nuovo modo di lavorare, una possibilità molto importante per le aziende. Queste oggi possono interrogare gli utenti su di un futuro prodotto, chiedendo come lo vorrebbero, come e in che modo andranno ad utilizzarlo, potendo così individuare le loro esigenze. L'utente oggi, grazie alla rete, può direttamente scegliere quello che gli piace. E' questo il mondo degli "hit", mondo che vede nell'Apple Store uno dei maggiori protagonisti, dove l'individuo non deve più comprare un intero album musicale, un libro, solamente per ascoltare o leggere una sola canzone o un solo capitolo che lo interessano, ma può comprare quel singolo brano o quel singolo testo.
Ciò costituisce un nuovo tipo di economia, " l'economia della lunga coda" (the long tale), che mette insieme tanti piccoli guadagni, che possono essere 0,50 € come 1€, e li moltiplica per un grande bacino di utenza.
Abbiamo oggi a disposizione dei mezzi di conoscenza e comunicazione estremamente validi ed efficaci, siamo noi però che decidiamo che tipo di utilizzo vogliamo farne. Social network quali Facebook da semplici sistemi di passatempo possono diventare mezzi per comunicare, diffondere quella conoscenza che ormai attraverso le normali forme di comunicazione non è più trasmessa.
Il mondo sta cambiando, la rete sta cambiando, ora spetta a noi cambiare.