venerdì 19 marzo 2010

Nicola Fortunati 268876

1^ Esercitazione:

Gli incontri avvenuti durante il corso "Informatica e Disegno Digitale" nei quali sono intervenuti Michele Vianello e Gianluigi Cogo hanno avuto come tema principale la rete. Essa è stata descritta come conoscenza, fonte di opportunità, di lavoro ma soprattutto come il futuro. Ricordo un'affermazione di M. Vianello il quale dice che alla nascita preferirebbe venisse dato a ciascuno di noi un accesso alla rete piuttosto che una carta d'identità. A questo punto si può capire quanto questo strumento sarà ciò che ognuno di noi deve essere in grado di usare per vivere, o meglio, sopravvivere in un'era in cui il digitale diventa fondamentale.

La rete è stata presentata da entrambi i relatori come una bolla di conoscenza, un luogo virtuale in cui si scambia cultura, informazioni e più in generale dei contenuti di qualsiasi genere. Essa è in rapida evoluzione conta milioni di utenti, di tutte le età, che ogni giorno scoprono le possibilità offerte. Necessaria è stata per lo sviluppo della rete l'evoluzione che ha subito il web, distaccandosi dalla concezione unidirezionale che permette all'utente di ricevere dei contenuti solo da altri, per raggiungere un livello di continuo scambio di informazioni e contenuti che gli utenti stessi mettono a disposizione degli altri, il così detto Web 2.0.

Questo sistema è quello dei social network, le reti sociali nelle quali le persone hanno la possibilità di comunicare, teoricamente con tutto il mondo, con estrema immediatezza. Questi sistemi tuttavia non sono gli unici a fornire dei servizi interattivi con i quali l'utente può partecipare. G. Cogo nel suo intervento ci ha presentato il tema dell'eDemocracy, della democrazia virtuale. Questa parola esprime il concetto dell'immediata partecipazione alla democrazia da parte dei cittadini attraverso strumenti tecnologici. Ecco che l'utente non resta passivo ma persegue un fine che può variare: può essere quello, per esempio, di controllare l'operato dei politici oppure quello di segnalare agli stessi, o eventualmente alle autorità competenti, le disfunzioni che riscontra nella sua città. Il sistema IRIS permette ai cittadini veneziani di comunicare problemi di manutenzione urbana. Altri sistemi, citati durante l'intervento di Cogo, hanno in comune il fatto che nascono da comunità spontanee oltre oceano e non solo, di cittadini che si riuniscono tutti con lo scopo di rendersi attivi e sfruttare al meglio le possibilità offerte da questo strumento. La rete diventa quindi possibilità di uno sviluppo democratico dei paesi in cui è integrata come principale mezzo di comunicazione tra politico e cittadino.

M. Vianello ci ha illustrato le possibilità che la rete mette a disposizione delle aziende e degli stessi individui che la sfruttano nell'esercitare la propria professione. I servizi virtuali di "storage" a basso costo permettono lo sviluppo d'idee, algoritmi e tutta una serie di creazioni che non necessitano di spazio fisico, il quale perde valore, ma di spazio virtuale necessario per la diffusione delle stesse. Le grandi aziende possono avere un riscontro immediato da parte dei clienti riguardo alle loro produzioni che quindi possono essere modificate in tempi minori e aumentare di conseguenza un possibile fatturato.

La rete ha innescato una trasformazione. L'individuo non si accontenta più di quello che può ricevere dagli altri ma sente il bisogno di creare ciò che più ritiene importante da condividere con la speranza che sia riconosciuta una certa importanza alla sua creazione. La rete premia i talenti e allo stesso tempo li pubblicizza. Astenersi da una contaminazione con il digitale ormai è impossibile; ciò che è possibile è avvicinarsi a questo mondo con le idee chiare riguardo la sua utilità, utilizzare la rete è una cosa che tutti possono fare, usarla con la testa è fare un passo avanti. Dopo gli incontri fatti nelle prime lezioni penso di aver imboccato la giusta direzione, anche se una piccola esperienza l'ho già provata nel seguire la creazione di un blog che ha riscontrato un discreto successo nel piccolo comune di Spinea come supporto a un comitato di cittadini che vogliono bloccare la cementificazione indisciplinata delle ultime aree verdi rimaste.