sabato 13 marzo 2010

Isabella Gasparetto 269296

Nei giorni 3 e 10 marzo abbiamo potuto assistere agli interventi tenuti rispettivamente da Michele Vianello e Gianluigi Cogo, i quali hanno trattato come argomento comune la nuova realtà digitale, dinamica ed in continua evoluzione, che fa parte ormai in modo preponderante della nostra vita quotidiana. Ci hanno dimostrato come tale realtà possa offrire agli utenti una notevole quantità di servizi utili, dando la possibilità di risolvere problematiche di varia natura in modo semplice ed immediato.
Nel primo incontro, Michele Vianello ha argomentato in particolare tre concetti fondamentali a partire dal caso pratico di Venezia: si dibatte infatti ormai da tempo sul problema dell'innovazione di tale città, la quale ha da sempre avuto come temi principali, il problema di affrontare lo spazio e quello della conservazione. Si può tuttavia affermare che in questa nuova economia della conoscenza, dove per sviluppare un'impresa non è più necessario lo spazio fisico ma i "bit" (cioè la quantità e il valore delle informazioni che la rete è in grado di trasmettere) Venezia può agevolmente accogliere l'innovazione, poichè in essa si possono conciliare sia la sostenibilità ambientale che il distacco da quel concetto di ufficio o fabbrica fini a se stessi nei quali domina lo spazio, la quantità. Siamo quindi in un'epoca in cui è importante connettersi e collaborare in gruppo e per far questo è necessario un requisito fondamentale, ovvero la rete a banda larga, utile per abbattere i confini spaziali. Ulteriore strumento di progresso che permette ad una città di fare la differenza, potendo così essere definita una "smart city" è l'utilizzo del wi-fi, di fronte ad una connettività in movimento sempre più diffusa. E' stato in seguito trattato il tema del web 2.0, definito come "approccio alla rete": si è passato infatti da una fase iniziale dove la rete era fatta di dialoghi unidirezionali verso un diverso approccio, dato dallo sviluppo di nuovi strumenti di connettività a prezzi accessibili, dalla nascita di piattaforme che favorsicono il dialogo (Facebook, Twitter, Youtube..) e dal basso costo degli storage (possibilità di archiviare dati). Una tangibile differenza rispetto alla precedente generazione è quindi il cosiddetto "user generated content" ossia i contenuti generati dagli stessi utenti in un quotidiano processo di collaborazione. Ultimo grande tema riguarda la pubblica amministrazione e l'utilizzo di software (Iris, Trip advisor..) dedicati ai cittadini ed organizzati in base ai loro bisogni, permettendo così, rispetto al passato, un rapporto di bidirezionalità nel quale è possibile dialogare e segnalare velocemente problemi di fronte ai quali l'amministrazione è tenuta ad impegnarsi. Grazie a queste innovazioni apportate alla rete anche noi abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce, di dialogare e collaborare in una grande comunità in continua crescita.
Nel secondo incontro, Gianluigi Cogo ha trattato il tema della democrazia partecipata affermando come il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione stia profondamente mutando, si apre infatti un nuovo concetto di democrazia digitale, nato poichè possiede il presupposto di un'infrastruttura digitale che lo rende abilitante. Cambia quindi la partecipazione dei cittadini, i quali non sono chiamati esclusivamente ad esprimere un voto ma possono continuare a proporre processi e strategie anche durante il ciclo del mandato elettorale, partecipando direttamente alla politica esprimendo la propria approvazione o meno rispetto all'attuale governo. Nasce così il concetto di "cittadino digitale", una sorta di identità parallela che permette di ricevere e scambiare informazioni sfruttando una più vasta libertà di giudizio ed espressione. Il cittadino digitale ha tuttavia anche dei doveri, ossia di fornire un aiuto concreto. I media sociali possono diventare strumenti importanti per l'esercizio della democrazia diretta, grazie a tre fattori infatti il web è diventato il media sociale per eccellenza, tali fattori sono: le infrastrutture, la tecnologia e la cultura. In questa nuova generazione tutti produciamo conoscenza e tutti, grazie ai nuovi mezzi possono contribuire al benessere collettivo.