venerdì 19 marzo 2010

Fava Rita 269236

Iuav clasa
Corso di Disegno Digitale
A.A. 2009/10
Prof. Maurizio Galluzzo
Relazione sulle conferenze tenute da Michele Vianello e Gianluigi Cogo


1° Esercitazione

Uno scenario è definito come ambiente che fa da sfondo a un avvenimento; gli “scenari digitali” di cui si è discusso negli interventi di Michele Vianello rappresentano le opportunità che si aprono grazie all’espansione del fenomeno di utilizzo degli strumenti di connettività e allo sviluppo della cultura attinente a queste tecnologie. Infatti il digitale ha permesso il crearsi di una concezione inedita dello spazio, sia per quanto riguarda il suo valore nell’economia, sia nel campo delle relazioni tra persone e tra cittadino e istituzioni. Se il tema dello sviluppo è sempre stato legato all’occupazione dello spazio, nell’economia attuale conta di più il valore che si attribuisce alle informazioni, espresso in enti che possono essere considerati sostitutivi degli atomi, i bites, la cui trasmissione attraverso la rete è diventata fondamentale per costruire un’impresa: un esempio è quello di google, nato a partire da un algoritmo e cresciuto senza l’impiego di uno spazio concreto. Una situazione emblematica per la possibilità di evadere l’obbligo di sfruttare lo spazio inteso come materiale, per favorire la dilatazione di nuovi scenari che garantiscono connettività, è la città di Venezia: è un’area urbana che può permettere la combinazione della sostenibilità ambientale con la diffusione della banda larga e del wi-fi come strumenti di progresso, con cui è possibile essere sempre connessi con altre persone in modo da poter guadagnare un sistema di lavoro fondato sulla cooperazione; sistema che riesce ad essere più produttivo grazie all’appiattimento delle gerarchie dall’organizzazione verticale a quella orizzontale, in cui ogni idea possa trovare riconosciuto il proprio valore. Questo procedimento è valido anche per quanto riguarda la conoscenza, che in un contesto del genere non si pone più come postulato dall’alto ma è coinvolta in un confronto tra menti diverse; così la collaborazione genera una cultura del dono di cui è rappresentativa wikipedia.
Il contesto in cui si cala tutto ciò è quello di web 2.0, un approccio alla rete conseguibile grazie all’uso di strumenti di connettività, consentendo la creazione di piattaforme di dialogo (es. face book, twitter, linkedin …) e l’archiviazione di una grande quantità di dati. Anche l’informazione acquisisce un valore aggiunto, perché è possibile scegliere come attingervi e essere coscienti che essa viene presentata attraverso il filtro delle opinioni di chi ne fornisce il commento.
La rete può costituire anche l’infrastruttura che rende abilitante la democrazia partecipata, concetto introdotto da Gianluigi Cogo, il quale ha sottolineato l’importanza della connettività nel rapporto tra pubblica amministrazione e utenti: la corrispondenza tra diritti e doveri dei cittadini e fatti realizzati è in grado di trovare una attuazione più efficace attraverso lo svolgimento di un dialogo all’interno di un contesto digitale analogo a quello dei social networks, in cui vengono garantite trasparenza e bidirezionalità tra cittadino e ente pubblico, anche grazie al riconoscimento di quest’ultimo come insieme di persone che lavorano per garantire dei servizi.
In Italia l’evoluzione riguardo allo sfruttamento di questo tipo di risorse procede ancora lentamente rispetto ad altre nazioni europee perché è necessario lo sviluppo di una cultura digitale e di una concezione costruttiva di comunicazione tra istituzioni e cittadino.