venerdì 19 marzo 2010

Fiorin Alessia Matr: 269248

Fiorin Alessia
Elaborato relativo a conferenze del 3-10/03/2010

Grazie a questi incontri abbiamo potuto venire a conoscenza di un nuovo mondo, o meglio di vederlo più da vicino e con occhi diversi. Questo “nuovo mondo” è chiamato “Web 2.0”, è un nuovo approccio alla rete che ci migliora la vita e che ha ancora delle potenzialità enormi, che potrebbero essere sfruttate in moltissimi ambiti. Per primo il prof Vianello ci ha esposto nella sua conferenza questo tema, spiegando che nell’immediato è anche uno strumento di connettività che consente innanzitutto il dialogo (es. Facebook il più usato), permette il mash-up (usare strumenti e software diversi) e un costo bassissimo di storage (salvataggio dati). Un altro aspetto importante da considerare è l’origine di questo nuovo web, che ne determina poi il suo incredibile successo, e cioè il fatto che esiste poiché siamo noi ad alimentare e rinnovare il web con i nostri contenuti. Questo meccanismo viene chiamato anche “user generated contents”. Il prof Michele vianello ha inoltre esposto la questione sulla possibilità o meno di poter innovare Venezia. Tema interessante e che ha permesso di capire in che direzione stia andando il futuro e cosa dovremmo fare per seguirlo. Le chiamano Smart cities, e sono le città che fanno della rete il loro strumento di sviluppo, poiché nel futuro non ci saranno più società e imprese che si sviluppano solo nello spazio fisico (“economia degli atomi”) ma imprese che necessitano piuttosto di banda larga, permettendo uno scambio veloce di informazioni. Questo potrebbe quindi diventare il futuro di Venezia, città con limitato spazio e che nel corso degli anni ha registrato un blocco dello sviluppo di imprese per questa carenza, ma che grazie a quest’opportunità si può innovare e creare una nuova economia basata sulla conoscenza e sulla capacità di trasmettere idee, e che inoltre concilia la sostenibiltà dell’ambiente . Infine ci spiega cosa accade quando la tecnologia viene applicata al servizio dei cittadini, presentandoci appunto il progetto IRIS, che permette ai cittadini di comunicare direttamente all’amministrazione eventuali problemi o segnalazioni attraverso il web.
La conferenza del prof cogo invece, comincia con l’introduzione al tema della democrazia digitale. Esempio di questa è l’enciclopedia virtuale Wikipedia, dove ognuno di noi può apportare modifiche in tempo rapidissimo. Come ogni democrazia abbiamo noi “cittadini digitali” dei diritti ma anche dei doveri. Ecco quindi che nasce a questo scopo il progetto “40 per Venezia” , progetto che permette a qualsiasi cittadino di parlare degli stessi temi di cui discute l’ amministrazione comunale e di entrare in contatto con loro proponendo o criticando questioni. Altro strumento di democrazia diretta è inoltre “fix my street” che tradotto significa “aggiustami la strada”, cioè i cittadini comunicano eventuali problemi geolocalizzando il luogo attraverso la rete. Questo permette di renderepiù veloce la risoluzione dei problemi, ma soprattutto permette a noi cittadini di entrare in comunicazione diretta con l’amministrazione.Oltre a questo il web di nuova generazione permette di avere voce in capitolo e favorisce la circolazione di idee, sfruttiamo quindi questa grande opportunità.