martedì 16 marzo 2010

Esercitazione di Angela Robusti 269193

In seguito alle due conferenze tenutesi in data 03/03 e 10/03, rispettivamente da Michele Vianello e da Gianluigi Cogo, mi è stato chiesto di produrre un elaborato che concludesse questa prima parte d’incontri sull'innovazione digitale applicata alla vita quotidiana e alla società. I relatori hanno saputo dare preziose informazioni sulle nuove realtà digitali proposte nel territorio, e concreti esempi attuati sia in Italia sia all’estero, dandoci un’ampia visuale su ciò che succedo in questo mondo del tutto. Nel dettaglio, si è parlato di due concetti principali, la “banda larga” e la “condivisione”, con intrinseco il significato di dialogo. Il primo concetto ha una grande importanza per la società, poiché non solo dà la possibilità ad un notevole numero di persone di accedere con facilità alla rete, ma aumenta di molto il prestigio della città in cui si trova tale servizio, favorendo l’insediamento delle nuove avanguardie artistiche, commerciali e pubbliche . Tali città sono note nel gergo tecnico con il nome di “smart cities”, e fanno parte di un nuovo progetto atto ad installare banda larga in tutto il territorio, bassi costi e numerose piattaforme social e non. Proprio con il concetto di social si sviluppa l’altro tema essenziale degli incontri cioè la “condivisione”. Entrambi i relatori parlando di questo tema hanno voluto evidenziare la grande differenza che vi è tra il vecchio web 1.0 e il nuovo 2.0, e tale diversità sta proprio nella condivisione, che ha dentro di se il valore di dialogo, dal greco διά λόγος, che significa attraverso il discorso. Dentro tale antico significato scopriamo un nuovo concetto, che sradica totalmente la vecchia concezione unilaterale del web 1.0 e della stessa società attuale, la quale fino ad ora ha sempre concepito un sistema di rapporti, basati sull’individualità dei lavori e sul pagamento dei rispettivi risultati; ecco che web 2.0 propone una novità assoluta, una società multimediale che comunica, condivide, si scambia materiali e informazioni tra le piattaforme più conosciute; tra queste Facebook e Twitter, famose specialmente per dialogare, oppure Linkedin, più elitario ma affermato tra i liberi professionisti che navigano sulla cresta dell’onda; per non parlare di Tripadvisor, famosissima piattaforma che raccoglie suggerimenti preziosi per turisti che desiderano visitare il mondo avendo sempre a portata di mano esperienze e consigli di viaggiatori esperti e appassionati. Quest’ultima creazione, mi permette di analizzare un altro importante aspetto del nuovo web, cioè quello di “Passaparola”, cioè un sistema che si basa sulla comunità di utenti che si aiuta, si consiglia e nello stesso tempo stimola il territorio a dare il meglio di se, per permettere alla community , che in questo caso vanta 30 milioni di utenti, di pubblicizzare la rispettiva attività. Si evidenzia dunque la grande risorsa democratica che giace dietro tale sistema, il quale non si limita più a fornire all’user un book più o meno veritiero che illustri le proprie offerte, bensì lo stesso user che giudica senza filtri il reale stato delle cose. Va evidenziato anche l’importante considerazione fatta da Cogo, il quale, riportando l’esempio americano, ricorda il concetto di “dare-avere”, basato sull’offerta da parte dello stato di innumerevoli servizi a favore del cittadino, in cambio di partecipazione dello stesso alla vita pubblica e civile; ad esempio aderendo a “spotclaim.com” il cittadino può avvisare le forze dell’ordine di eventuali irregolarità; basta solo una geosegnalazione ed il gioco è fatto! Sulla stessa linea Venezia propone il servizio “Iris”, un forum di segnalazione al quale ogni cittadino ha il diritto d’accesso per compiere segnalazioni all’amministrazione, la quale ha l’obbligo di dare una risposta efficiente all’utente. Altra iniziativa degna di nota e, a mio parere, conclusiva di questo interessante percorso da poco iniziato, è il social media “40 per Venezia”, ovvero una community di utenti che settimanalmente si occupa di tutti i temi trattati dall’amministrazione, fornendo una svariata alternativa di soluzioni del tutto popolari e svincolate dalla politica, in grado di aiutare gli addetti ai lavori ad avere sempre un occhio concreto ed attuale sulle realtà e necessità del cittadino che, tra mille cavilli burocratici, spesso si scordano. Concludo, ringraziando il corso per la possibilità che ci viene data, nel renderci partecipi di tali novità stimolanti, le quali, ci permettono di riflettere sulla totale necessità di liberalizzazione della rete, come alto sintomo di democrazia, ricordando che, se fosse ancora qui Rousseau, si commuoverebbe, vedendo che il suo grande sogno di democrazia diretta si stia davvero realizzando.