La società moderna sta attraversando una serie di cambiamenti dati dallo sviluppo ingente della rete e del web. Come ha affermato lo stesso relatore Vianello "i social network e la rete in generale stanno portando delle rivoluzioni nei costmi sovìciali, nell'economia, nelle relazioni interpersonali e nell'organizzazione politica e sociale". Questi cambiamenti tuttavia sono più approfonditi nelle città nelle quali si assiste ad un processo di innovazione giorno per giorno. Il professor Vianello si chiede se è possibile "innovare" a Venezia. La risposta è positiva, essendo una città relativamente piccola e ideale dove si può fare innovazione poichè essa concilia il tema della sostenibilità ambientale con quello della tecnologia. Questa innovazione può essere data da molti fattori; tra tutti quello più forte e dicisivo è dato solo da un accesso ad una rete wifi. L'amministrazione Comunale di Venezia ha deciso infatti di realizzare una propria infrastruttura di rete basata su fibre attiche e wireless. La proprietà di una rete a banda larga consente all'Amministrazione cittadina di fornire servizi innovativi ai cittadini residenti, a chi lavora, a chi studia o visita la città lagunare. Il pluricitato "digital devide" fa la differenza tra le aree urbane, i territori che compongono il nostro paese; ciò spiega che la possibilità di andare in rete significa essere partecipi di un dialogo più grande di noi, non più circoscritto a semplici dialoghi unidirezionali ma proiettato verso l'interattività, la collaborazione tra le persone che attraverso un vero e proprio "mash up" di software e informazioni possono aumentare le loro rispettive possibilità di dialogo, di svolgere ricerche e di consultare e conoscere i servizi che le nostre città hanno da offrire. Occorre rispondere ad una domanda basilare: Internet che cos è diventato? non è più un'economia nella quale interessano gli spazi fisici, è un'economia che si basa sulla conoscenza e sulla voglia di trasmettere, su uno scambio equo tra dare e ricevere. La rete ormai si caratterizza da una forte collaborazione tra utenti e da una contaminazione tra quest'ultimi. Wikipedia, per esempio, è uno dei massimi esempi di collaborazione tra persone;ma anche flickr o youtube. Ora ci rendiamo sempre più conto che siamo noi a mantenere in vita queste piattaforme, perchè se non caricassimo video su youtube, fallirebbe; se non usassimo più google per le nostre ricerche, fallirebbe. Come sostiene lo stesso Vianello il web 2.0 ci dà un nuovo approccio alla rete caratterizzato no più da dialoghi unidirezionali (e-mail) ma da dialighi polidirezionali. Il 2.0 è una finestra aperta su un mondo nuovo fatto di dialoghi, passaparola e collaborazione tra le persone; diffusosi in seguito alla crescita delle infrstrutture che hanno reso possibile la connessione alla rete, e in seguito agli ingenti passi avanti della tecnologia digitale.
i moderni social network sono strumenti di dialogo elettronico senza filtri, tra i piùù famosi abbiamo facebook, twitter, linkedin e youtube. Questi hanno come scopo il mantenimento di un dialogo a distanza e il collegamento tra governo e cittadino. Questo ultimo argomento viene trattato in modo approfondito dal secondo relatore, Gianluigi Cogo. Cogo, trattando della democrazia elettronica partecipata, analizza i rapporti tra l'ammonistratore (il governo ) e il servito (il cittadino). Egli sostiene che tale legame si sta via via rinsaldando poichè vi è un approccio diretto tra il cittadino e l'amministratore; un rapporto reso possibile grazie ai Social Network come Facebook e Twitter. Il Presidente degli Stati Uniti B. Obama, per esempio, possiede una pagian facebook personale nella quale i cittadini americani hanno la possibilità di esprimere i loro dubbi o più semplicemente fare delle domande al Presidente stesso. Allo stesso modo accade in Canada dove tutti i parlamentari possiedono una pagina twitter; il servito così può controllare la maggior parte dei movimenti dell'amministratore. Essere cittadini nella società dell'informazione non significa solo poter acceddere ai servizi di una PAL più efficiente, capace di disegnare i propri servizi sui bisogni degli utilizzatori ma anche poter partecipare in modo nuovo alla vita delle istituzioni politiche tenendo conto della trasformazione in atto nelle relazioni tra pubblici e privati. Il processo di digitalizzazione abbraccia tutto il mondo globalizzato e in Italia alcune città , tra cui Venezia, hanno cominciato a muovere i primi passi verso la realizzazione di reti civiche con tecnologia wi-fi; la connessione senza fili rappresenta infatti una risposta al problema del "digital devide" che ancora oggi esclude molti cittadini dall'accesso a internet e alla rete; al contempo queste nuove tecnologie stanno favorendo e accrescendo una partecipazione tra le persone, tra cittadino e il governo sempre fondata sul principio del "dare e avere".
Maria Marcella Barigozzi 269106