venerdì 19 marzo 2010

Eleonora Tabacchi 268932

Esercitazione n.1 - Relazione sulle conferenze M.Vianello e G.Cogo

Il web, la sua crescita e il suo utilizzo sono state le principali tematiche discusse da Michele Vianello e Gianluigi Cogo nelle conferenze che hanno tenuto durante il corso di informatica e disegno digitale del professor Maurizio Galluzzo.
Il primo relatore, direttore generale di Vega (il parco scientifico tecnologico di Venezia), ha presentato tre punti:

· Venezia
“è un luogo dove si può innovare?” a questa domanda dove molti avrebbero risposto con un secco no M.Vianello ha risposto positivamente. Spiega che se fino ad ora l’economia e le aree urbane sono state organizzate sulla base di produzioni reali, materiali (sviluppo fabbriche, ampi spazi, molte persone), adesso non funziona più così. Si è passati da “atomi” a “bit”, ovvero da un’economia fatta di spazi a un’economia fatta di quantità di informazioni e dal valore di queste che il web e la rete sono in grado di trasmettere. Dunque non servono più gli spazi per sviluppare un’azienda ma la conoscenza e la possibilità di trasmettere idee. Un esempio lampante è Google, che da un algoritmo che non possedeva nessun altro hanno creato una delle più grandi imprese al mondo.
Venezia non ha molti spazi, ma se si parla di bit Venezia è un luogo dove si può fare innovazione. Per far questo sono però necessari la rete a banda larga ed il Wi-Fi (connettività in movimento). Questo fa la differenza tra le varie città, che, se possiedono questi requisiti (smart cities), potranno più facilmente ospitare imprese.

· Web 2.0
Non è come molti pensano una tecnologia, ma è un approccio alla rete. Prima il Web 1.0 non consentiva interattività tra le persone, era una navigazione “passiva”, l’unica possibilità di dialogo era la posta elettronica.
Ora invece il Web 2.0 ha un approccio al web totalmente diverso, questo grazie allo sviluppo di strumenti di connettività a prezzi accessibili, allo sviluppo di piattaforme che consentono il dialogo ed il mash-up (possibilità di includere dinamicamente informazioni o contenuti provenienti da più fonti), degli esempi sono facebook, twitter, youtube, ecc…, ed il costo bassissimo dello storage (supporti per la memorizzazione di dati).
Un’ altra innovazione è la possibilità di comunicare senza filtri, ovvero consente il dialogo tra persone che non si conoscevano, al di la degli stati nazionali.
Adesso l’utente diventa l’anima della rete.

· Essere un cittadino oggi
Una persona può sentirsi cittadino se ha la piena possibilità di accedere alla rete, ovvero ha più facilità di comunicare. Il comune di Venezia con i progetti “Cittadinanza Digitale” ed “Iris” ha fatto questo. I progetti consistono nella creazione di aree Wi-Fi e di un sistema di comunicazione facilitata con i cittadini, questa rete a banda larga consente all’Amministrazione di fornire servizi innovativi ai cittadini residenti, a chi lavora, studia o visita Venezia.

Il secondo relatore, invece, si è soffermato sul tema della democrazia digitale o elettronica (e-democracy), cioè quella forma di democrazia nella quale vengono utilizzate le moderne tecnologie per comunicare ed informare il popolo. Questo negli Stati Uniti avviene già. Infatti i cittadini partecipano attivamente interagendo con le alte cariche e hanno servizi a disposizione come Ficks my street o Stop Crime.
Citando una frase di J.F. Kennedy: “non chiederti cosa fa lo stato per te, ma chiediti cosa fai tu per lo stato.” introduce il concetto di dare ed avere. Il cittadino digitale ha dei doveri, dare il voto ad esempio, e così facendo può rivendicare i suoi diritti, ovvero la possibilità di contribuire al miglioramento del governo. Lo stato deve ascoltare il cittadino e dare delle risposte, tutto questo logicamente tramite la rete.

Michele Vianello e Gianluigi Cogo sono riusciti a far capire quanto c’è dietro il mondo del web e della rete, e quanto questi siano importanti per il nostro futuro.