Venezia è in decadenza perché è una città vecchia, con troppi turisti, in cui non si possono fare attività, ma comunque è una città che si può innovare. L’innovazione consiste nella riconversione dell’economia, con sostenibilità ambientale, e nello sviluppo delle aree urbane, organizzate fino ad ora su basi della produzione, in cui si riconvertono gli spazi, ma quello che conta oggi sono le conoscenze e lo scambio di idee tramite la rete.
La causa del declino di Venezia è dovuta al tema dello spazio e della conservazione, per questo può diventare un polo principale per l’innovazione, con la sostenibilità dell’ambiente, tralasciando il “luogo” fabbrica in se e sostenendo invece uno spazio più ampio, con molte più persone che potrebbe contenere una fabbrica, cioè la rete. Web 2.0 è un approccio alla rete, che consente il dialogare, lo scambiare tra le persone, dato dallo sviluppo di strumenti di connettività, dalla crescita di piattaforme che consentono il dialogo, per esempio twitter, facebook sono strumenti di condivisione, che consente a milioni di persone di parlare tra loro senza filtri, wikipedia è una perfetta dimostrazione di collaborazione tra molte persone, in aggiornamento costante, e in maniera molto veloce. Queste idee d’innovazione in parallelo con web 2.0 sta cambiando molto l’economia, ad esempio l’azienda lego è un modello affermato di collaborazione con gli utenti. L’economia si è trasformata radicalmente con la rete a banda larga, ad esempio nel mercato della musica, mentre prima si andava in negozio, quindi, in un luogo che richiede spazio, si comprava il cd, in cui c’era la canzone che si voleva, ma tutto il resto non ci interessa, spendendo “10”, oggi, con la rete, si compra l’unica canzone che ci interessa, quindi non c’è bisogno di uno spazio fisico, si compra solo ciò che interessa e si spende “0,50”. Un altro esempio più essere “trapvision”, una piattaforma di scambio per turisti, in cui si scrivono commenti, giudizi visibili a tutti, un sistema di scambio libero d’informazioni, di passaparola tra persone sconosciute. In rete si ha la possibilità di dare un’amplificazione notevole alla parola, al pensiero di ogni cittadino, che messo insieme a tutti gli altri ha un peso che da sola non avrebbe. Per questo motivo il collegamento ad internet è fondamentale, si hanno moltissime più possibilità a confronto di chi non sa usarla, partecipando così a un dialogo molto più esteso, con moltissime informazioni e scambi di opinioni. Un modello di quest’utilità è ad esempio la messa in rete degli spazi acquei veneziani, consentendo così, oltre alla vista di tutti i canali anche lo spazio della propria concessione, così da diventare una funzione essenziale per tutti i veneziani, non a caso il primo giorno della messa in rete di questo software ha avuto 3000 accessi, ciò significa che in pratica tutti i veneziani sono andati a visitarlo, o direttamente le persone interessate o tramite qualcuno che sapeva usare la rete. Anche nella medicina potrebbe essere fondamentale, non si può avere un quadro clinico completo finché ogni medico si tiene per se i risultati di analisi, visite ecc. La messa in rete di queste informazioni sarebbe così fondamentale per ogni persona. Questo fa la differenza tra la vita e la morte, dal momento in cui, avendo tutto il quadro completo, il medico può dare subito una diagnosi, invece di perdere tempo nel ricostruire il tutto dal principio.
Esistono molti parchi scientifici-tecnologici, cioè quei luoghi in cui si cercano di creare le condizioni ottimali per far crescere l’innovazione. In pratica è un ente che cerca di esaudire i bisogni di crescita delle imprese, con particolare attenzione alle piccole, tentando di facilitare il loro sviluppo ponendosi su un particolare territorio fornendo servizi e infrastrutture assenti su particolari tecnologie che servono alla crescita. Questi “parchi” però, forse, fanno troppa ricerca rispetto al trasferimento, alla comunicazione con le imprese, studiando così molte cose ma poi quasi mai messe in pratica. Per questo, ad esempio il parco “Vega”, sta cerando di fare sperimentazioni, comunicando così con le imprese, mettendo assieme persone attraverso la rete, con competenze e idee diverse. Il parco scientifico funziona se si hanno queste due cose, se no non ha senso che continui con la sua attività.
Altro argomento principale di rapporto collettivo in rete è la democrazia partecipata. Ci si è resi conto che il rapporto tra chi governa e chi amministra, sta cambiando nell’atteggiamento dei cittadini verso la democrazia. Questo perché ora, rispetto a tempo fa, ci sono diversi strumenti tecnologici che una volta erano inesistenti. Questi nuovi strumenti facilitano molto più la comunicazione, tutto questo è chiamata democrazia tecnologica. La partecipazione dei cittadini è data non solo dal voto fisico ma da interattività di processi e strategie anche quando le persone elette continuano il loro lavoro, questo però non succede dappertutto. In questo nuovo scenario si può aiutare i politici a governare, mettendo così in moto uno status nuovo, la proiezione dei cittadini nel digitale, cioè le idee di ogni persona visibile a tutti in rete. Tutto questo processo funziona però con un dare e un avere da parte di tutti.
Internet si differenzia dagli altri media sociali perché in rete si può interagire con gli altri. Questa evoluzione è dovuta dall’infrastruttura, cioè di poter avere a disposizione sempre la connettività, alla tecnologia, l’usabilità, cioè tutti gli strumenti che si sono evoluti tecnologicamente per essere semplici da usare, e dalla cultura, cioè avere in tutti un’informazione sufficiente per usufruire della tecnologia. Il nuovo web funziona perché c’è una partecipazione di tanti alla condivisione d’informazione, producendo una conoscenza collettiva.