venerdì 19 marzo 2010

Andrea Checcarelli 269484

Dopo i due interventi da parte di Michele Vianello e Gianluigi Cogo ho riflettuto molto sulle possibilità di comunicazione che abbiamo a disposizione grazie alla rete. Molte delle piattaforme di condivisione da loro elencati le conoscevo già ( FACE BOOK; YOU TUBE; WIKIPEDIA; TWITTER; ecc) e devo dire anche che ne faccio molto usa. Tuttavia nn mi ero mai reso conto delle grandi possibilità che stanno dietro questi social network. E' fantastico sapere che possiamo venire a conoscenza, in tempo reale, che cosa pensa una persona, vari notizie che succedono in tutto il mondo, o essere aggiornati sui piccoli problemi che riguardano la nostra città. Inoltre da queste informazioni possiamo intervenire dando la nostra opinione, dando consigli, o dare notizie aggiuntive dialogando direttamente con gli interessati.

E' incredibile pensare come le cose siano cambiate in pochi anni. Solo parlando con i nostri genitori di questo argomento ci accorgiamo della loro difficoltà nell'approccio a queste nuove realtà di comunicazione. Si può parlare di una vera e propria rivoluzione . In pochi anni siamo venuti in possesso di strumenti di connettività sempre più avanzati e facili da usare che ci permettono di stare sempre in contatto con la rete. Questo ci consente di avere e dare informazioni quando e dove vogliamo. In poche parole, riprendendo un' espressione di Michele Vianello, vieni a crearsi una “contaminazione di informazioni”.

Ciò nonostante questo processo di comunicazione non si può dire che si ancora a pieno regime. Non tutti hanno una ADSL abbastanza potente che permette un gran numero di scambio di dati, altri addirittura non la possiedono neanche. Inoltre i luoghi in cui ci si connette di solito sono pochi: casa, università e qualche biblioteca. A meno che tu non abbia un I-PHONE o uno strumento analogo, che ti permette di essere connesso ovunque a caro prezzo, la condivisione di informazioni non è accessibile a tutti e ovunque. La nostra pubblica amministrazione dovrebbe lavorare molto su questo aspetto dando internet a tutti su BANDA LARGA e WI-FI diffuso sulle grandi città. C'è chi afferma che in questo modo l'Italia e molti altri paesi potranno uscire dalla crisi. Abbattendo ogni tipo di confine spaziale. Si potrà comunicare e interagire, sopratutto nel modo lavorativo, con tempi sempre più brevi in una società che richiede sempre più ritmi elevati.

Concludendo voglio lanciare una sorta di provocazione: Ma non si rischia di essere troppo dipendenti dalla rete? Sicuramente si deve lavorare molto su questo aspetto. Penso che non ci si possa ancora affidarsi pienamente al web, che lo vedo ancora troppo vulnerabile. Basti pensare agli innumerevoli FAKE presenti nella rete, e ai vari tipi di AKER capaci di sconvolgere tutto il sistema infomatico. Il prossimo passo quindi deve essere l'introduzione di buone norme che permettono di interagire e comunicare nel web in modo sicuro e trasparente.