venerdì 19 marzo 2010

Matteo Genesin 269119

1° ESERCITAZIONE: gli incontri con Michele Vianello e Gianluigi Cogo


Nei due incontri svoltisi all' inizio di Marzo con Michele Vianello e Gianluigi Cogo, si è parlato del web 2.0 e di come questo strumento di comunicazione stia cambiando il modo di relazionarsi, di comunicare, di concepire l'economia e l'organizzazione stessa della città e della società.

Michele Vianello, direttore del Parco Scientifico tecnologico di Venezia, distingue nel suo discorso tre grandi temi: Venezia come caso pratico di una città dove si possa innovare(1), il web 2.0(2) ed infine la cittadinanza digitale(3), cioè come una persona possa sentirsi cittadino solo se può avere pieno accesso alla rete.
(1)La domanda da porsi, dice Vianello, è: Venezia è una città dove si può innovare? Innanzitutto bisogna definire il termine INNOVAZIONE. Per fare ciò si delineano due parametri: quello della green economy e quello dei bit.
Per green economy intendiamo l'innovazione della tecnologia che pensa anche alla sostenibilità ambientale.
Nell'economia della conoscenza, inoltre, lo spazio materiale conta poco in quanto la cosa più importante sono i bit che la rete riesce a trasmettere. La nuova economia, dunque, non è più quella che si serve di atomi, ma quella che utilizza i bit per condividere idee.
Venezia, perciò, può essere considerata una città sede d'innovazione, in completa associazione con la sostenibilità ambientale: non serve lo spazio materiale, ma sono indispensabili, d'altro canto, rete ed idee.
(2)Per poter permettere tutto questo si è sviluppato il web 2.0: esso non dev'essere considerato come una tecnlogia, bensì come un approccio alla rete.
La generazione di web precedente non era una generazione di dialogo; web 2.0, invece, si articola proprio su questo tema, e si basa su tre punti fondamentali:
- lo sviluppo di strumenti di connettività a prezzi abbordabili;
- lo sviluppo di piattaforme che consentono il dialogo ed il mash up (possibilità di usare prodotti sviluppati da software house diversi e miscelarli fra di loro);
- il costo bassissimo dello storage;
Grazie a strumenti di consivisione ed informazione quali Facebook, Tweeter, Linkedin, YouTube, Flickr, Wikipedia, Google ed eBay, la gente riesce ad interagire fra di loro in modo più veloce ed efficente, collaborando e rendendo visibile a tutti il lavoro svolto.
Web 2.0 funziona, infatti, proprio perchè gli utenti lo usano e generano contenuti, cosa che con il web precedente con accadeva in quanto solo chi lo amministrava poteva aggiornarlo.
Questo modifica profondamente l'economia, ed è ciò sul quale la Apple,ad esempio, ha puntato per creare l'Apple store: se si è interessati ad una canzone non è più indispensabile dover comprare l'intero album, ma è possibile scaricare la singola canzone dal web ad un prezzo irrisorio. Questo, però, fa si che ci siano milioni di download, creando dunque un business enorme. Questo concetto di economia è denominata "The Long Tail" (la lunga coda).
(3)Per fare tutto questo, però, è indispensabile che le città possiedano un facile e veloce accesso alla rete tramite la banda larga ed il wi-fi. Per sentirsi a pieno cittadini, per poter dialogare con i proprio amici, iscriversi a diverse attività, partecipare ad un "dialogo" più ampio, c'è bisogno della rete; questo crea più chance di vita nel cittadino odierno, ed ha cambiato radicalmente la nostra vita.

Nell' incontro con Gianluigi Cogo, invece, il discorso si è facolizzato principalmente sul tema della democrazia digitale, che ha cambiato il rapporto fra il cittadino e la pubblica amministrazione, e sull'evoluzione del web che ha permesso questo. Tutto ciò è favorito sia dal rapporto che la nuova generazione ha con il digitale, sia da tutta una serie di strumenti che permette questo "dialogo".
Con la prima generazione di web, Internet era come i media tradizionali: il web aveva una struttura unidirezionale , come gli altri mainstream.
Web 2.0, al contrario, si è evoluto diventando un web sociale; questo è stato realizzabile grazie a tre fattori: le infrastrutture (ciò che ci permette di aver accesso alla rete); la tecnologia (l'evoluzione degli strumenti per poter accedere alla rete); la cultura. Se parliamo ad una generazione di sottosviluppati digitali, infatti, ciò non potrebbe esistere e crescere.
Grazie al concetto dell' "user generated content", e cioè che tutti possono produrre ed interagire con gli altri, con il web 2.0 si è arrivati ad una conoscenza collettiva proprio perchè non c'è più passività da parte dell'utente, come invece lo era per la prima generazione di web. Questa evoluzione del web sociale mette insieme una serie di meccanismi che porta benefici a tutti, e nello stesso tempo anche alla singola persona. E' perciò facilmente comprensibile come questo porti ad una interazione fra la comunità e l'amministrazione pubblica grazie a degli strumenti di democrazia digitale come lo sono, negli USA, FIX MY STREET, MY BIKE LANE, RATE MY COP e RATE MY TEACHER.